Cicli Drali

Se all’interno di Spazio Stadera c’è un luogo che funge da trait-d’union  tra il passato e il presente, quello è Cicli Drali. Non solo: questo tempio della bicicletta è anche una porta verso il quartiere tutto, grazie alla ciclofficina che è ospitata nelle tre vetrine sul lato sinistro del portone di Via Palmieri 25, mentre sulla destra ci sono show room e uffici. Questo statuto speciale Cicli Drali lo detiene grazie alla sua storia unica, opera di un gentiluomo che purtroppo non c’è più, Beppino Drali, e di tre che ne hanno raccolto l’eredità: Gianluca Pozzi, Andrea Camerana e Robert Carrara. “Il Drali”, come tutti lo chiamavano, era un famoso telaista, figlio d’arte: il padre fu autore – tre le altre – della bici sulla quale Coppi vinse la sua prima Milano-Sanremo. Un uomo d’altri tempi, memoria storica del quartiere dove aveva sempre vissuto, e attivo per lunghi anni nel suo negozio, prima in via Chiesa Rossa, poi in via Agilulfo. Quando nel 2015 Beppino Drali, ormai 87enne, pensò di chiudere bottega, Pozzi e i suoi compagni, che avevano imparato a conoscerlo, decisero che una storia tanto bella e unica non doveva finire così: si inventarono perciò Cicli Drali, riprendendo la produzione di telai e bici da corsa (e non solo) e regalando a Beppino Drali un finale con il botto e gli ultimi anni di felicità, nel nuovo e grande negozio di via Palmieri, dove ha potuto trasmettere il suo sapere e tramandare la sua passione.

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Sulla scorta di questa eredità umana e professionale i tre nuovi soci di Cicli Drali hanno rilanciato il marchio storico. Oggi la Drali è una giovane azienda dal grande passato e che guarda avanti: alle bici da corsa dalle geometrie classiche e dal telaio in acciaio, perfette per competizioni come l’Eroica, hanno affiancato una nuova linea in carbonio. E insieme a queste anche bici da pista, da gran turismo e gravel. Tutto disegnato e prodotto in Italia, senza compromessi.
Non è però venuto meno il legame con Milano, con il territorio, con il quartiere, con la gente. Dalla prima squadra amatoriale sono nati nuovi rapporti e molti sportivi oggi corrono con bici Drali, nel mondo delle corse su strada come nel triathlon.

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