RDA Passoni

Se bussate al portone in ferro e vetro posto all’interno del cortile di via Palmieri 25 – al cui fianco una un po’ sbiadita ma eloquente insegna recita “RDA Passoni – Forniture per laboratori chimici, farmaceutici e clinici” – vi aprirà un’elegante e baffuto signore romagnolo, il signor Renzo Serafini, e scoprirete cosa è l’understament. “Entri pure, ma tanto cosa pensa di fotografare qui, questo è solo un magazzino”. È vero: è un magazzino, ma si capisce subito che chi ci lavora la sa lunga. E ha molte cose da raccontare. Da questo regno della provetta, del flacone e del matraccio, sono usciti negli ultimi vent’anni i prodotti che hanno rifornito in mezz’Italia i laboratori di analisi chimici e clinici. “Più quelli chimici ormai, il sistema ospedaliero è diventato un bel guaio…” si lamenta il Serafini. “La sanità in Italia è ormai un grosso affare per grandi gruppi”. Inquilini storici dello Spazio Stadera, sono anche l’azienda più “antica” e storica che opera qui: sono nati nel 1981, prima come RDA, poi rilevando la soffieria di vetro Passoni. E dopo così tanti anni di attività, è inevitabile che li conoscano tutti nel loro settore, anche perché – grazie alla loro esperienza – di problemi ne hanno risolti tanti.

  • RDA Passoni
  • Forniture per laboratori
  • Via Palmieri 25
  • www.rdapassoni.it
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Curiosando poi sul bancone dove sono esposti gli oggetti di campionario, scoprirete anche la differenza tra il vetro comune, quello buono per i contenitori come flaconi e flaconcini per medicinali, e quello in vetro borosilicato, capace di resistere alla fiamma e quindi buono per tutti quegli oggetti dalla forma più particolare, che ricordano gli strumenti degli alchimisti e che vengono anche realizzati su disegno, assecondando esigenze specifiche e particolari dei laboratori. Qui, se vi viene voglia di farvi costruire un oggetto speciale in vetro da fiamma, sanno come si fa. E se poi vi si dovesse rompere sono anche in grado di ripararlo.

Insieme a questi vetri  che hanno nomi esoterici e affascinanti – cristallizzatori e cilindri di Fresenius, burette di Schilling e palloni secondo Claisen, tanto per citarne alcuni – ci sono poi tutte le piccole strumentazioni di base usate nei laboratori: stufe e termostati, pompe e autoclavi, termometri e polarimetri. E chi più ne ha…
È un magazzino, è vero: ma è pieno di cose curiose e con tanta storia alle spalle. E verrebbe voglia di farsi raccontare caratteristiche e uso di ogni oggetto curioso che vi si trova. Il signor Serafini e il suo socio – che la sanno lunga – di certo ve lo potrebbero raccontare.

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